PUGLIA - Nucleare, anche la Regione dice no
PIERO RICCI
24 maggio 2008, LA REPUBBLICA - BARI
Losappio: "Noi puntiamo sull´eolico". La rivolta di tre città
L´ipotesi del governo viene bocciata ad Avetrana, Nardò e Mola
No al nucleare. Regione Puglia pronta alle barricate contro la possibilità che siano localizzate in Puglia alcune delle centrali nucleari che il ministro delle attività produttive vuole cominciare a realizzare «in questa legislatura». L´assessore regionale all´Ambiente, Michele Losappio, brucia tutti sul tempo, governatore compreso, per impugnare la bandiera antinucleare: «La Puglia è in credito verso l´Italia per una produzione energetica così elevata che le consente di trasferirne l´82% al resto del Paese. In tale situazione consideriamo improponibile che il Governo Berlusconi possa chiedere ai pugliesi un ulteriore e così pesante sacrificio».
La dichiarazione di Losappio, in realtà, è uno squillo di tromba per i sindaci dei comuni pugliesi che potrebbero essere interessati alla svolta nucleare: da Avetrana a Nardò, passando per Manduria e finendo a Mola di Bari. «Con il piano energetico ambientale - dice Losappio - la Regione ha fatto un´altra scelta, quella di investire sulla frontiera delle energie rinnovabili e la sta praticando in modo del tutto convincente. Sarebbe necessario - conclude l´assessore - che i sindaci dei Comuni coinvolti esprimano la propria posizione e chiariscano all´opinione pubblica ed al Governo il proprio pensiero».
Da Mola di Bari, quello di Nicola Berlen, alla guida di una giunta di centrosinistra, è quasi immediato: ««Non vogliamo fare barricate ma le idee sono chiare comunque e lunedì prossimo in consiglio comunale, anche se si parlerà di bilancio, porrò la questione. Per noi - aggiunge - è una doccia fredda, un salto nel vuoto. Le politiche si costruiscono non si annunciano. Siamo disposti a dialogare, questo sì ma si sappia che così facendo hanno aperto un altro fronte: saremo guardinghi e franchi ma questo è un modo sgradevolissimo di porsi e saremo pronti a qualunque civile evenienza».
Nel Salento, i tre comuni interessati (Nardò, Avetrana e Manduria) saranno anche guidati da amministrazioni di colore politico diverso, ma sull´argomento la pensano allo stesso modo. «È un´offesa per un territorio che ha fatto una scelta sul turismo», afferma il primo cittadino neretino, Antonio Vaglio. «Ma sanno che lì, dove vogliono fare la centrale, c´è un´area Sic e l´Unione europea non si fa spostare nemmeno una pietra?», si chiede il sindaco di Manduria, Francesco Massaro che si sente "protetto" dal riconoscimento dell´area come sito di interesse comunitario. Così il primo cittadino di Avetrana, Mario De Marco, quota Pdl: «Troppo tardi, questo territorio da tempo ha già fatto altre scelte. Una centrale qui, oggi, è una contraddizione con la vocazione turistica dell´area».
A incrinare il fronte del no, alla Regione è Forza Italia: «Il nucleare di nuova generazione è l´unica soluzione ai problemi energetici europei e italiani - dice Rocco Palese - ma nessuno pensa di far piovere dal cielo le centrali. Sulla loro localizzazione delle sarà ovvio parlarne con gli enti locali». Immediata la replica di Losappio: «Prendiamo atto - dice l´assessore pugliese - che Palese è favorevole alle centrali nucleari. Ci indichi almeno dove localizzarla».
PIERO RICCI
24 maggio 2008, LA REPUBBLICA - BARI
Losappio: "Noi puntiamo sull´eolico". La rivolta di tre città
L´ipotesi del governo viene bocciata ad Avetrana, Nardò e Mola
No al nucleare. Regione Puglia pronta alle barricate contro la possibilità che siano localizzate in Puglia alcune delle centrali nucleari che il ministro delle attività produttive vuole cominciare a realizzare «in questa legislatura». L´assessore regionale all´Ambiente, Michele Losappio, brucia tutti sul tempo, governatore compreso, per impugnare la bandiera antinucleare: «La Puglia è in credito verso l´Italia per una produzione energetica così elevata che le consente di trasferirne l´82% al resto del Paese. In tale situazione consideriamo improponibile che il Governo Berlusconi possa chiedere ai pugliesi un ulteriore e così pesante sacrificio».
La dichiarazione di Losappio, in realtà, è uno squillo di tromba per i sindaci dei comuni pugliesi che potrebbero essere interessati alla svolta nucleare: da Avetrana a Nardò, passando per Manduria e finendo a Mola di Bari. «Con il piano energetico ambientale - dice Losappio - la Regione ha fatto un´altra scelta, quella di investire sulla frontiera delle energie rinnovabili e la sta praticando in modo del tutto convincente. Sarebbe necessario - conclude l´assessore - che i sindaci dei Comuni coinvolti esprimano la propria posizione e chiariscano all´opinione pubblica ed al Governo il proprio pensiero».
Da Mola di Bari, quello di Nicola Berlen, alla guida di una giunta di centrosinistra, è quasi immediato: ««Non vogliamo fare barricate ma le idee sono chiare comunque e lunedì prossimo in consiglio comunale, anche se si parlerà di bilancio, porrò la questione. Per noi - aggiunge - è una doccia fredda, un salto nel vuoto. Le politiche si costruiscono non si annunciano. Siamo disposti a dialogare, questo sì ma si sappia che così facendo hanno aperto un altro fronte: saremo guardinghi e franchi ma questo è un modo sgradevolissimo di porsi e saremo pronti a qualunque civile evenienza».
Nel Salento, i tre comuni interessati (Nardò, Avetrana e Manduria) saranno anche guidati da amministrazioni di colore politico diverso, ma sull´argomento la pensano allo stesso modo. «È un´offesa per un territorio che ha fatto una scelta sul turismo», afferma il primo cittadino neretino, Antonio Vaglio. «Ma sanno che lì, dove vogliono fare la centrale, c´è un´area Sic e l´Unione europea non si fa spostare nemmeno una pietra?», si chiede il sindaco di Manduria, Francesco Massaro che si sente "protetto" dal riconoscimento dell´area come sito di interesse comunitario. Così il primo cittadino di Avetrana, Mario De Marco, quota Pdl: «Troppo tardi, questo territorio da tempo ha già fatto altre scelte. Una centrale qui, oggi, è una contraddizione con la vocazione turistica dell´area».
A incrinare il fronte del no, alla Regione è Forza Italia: «Il nucleare di nuova generazione è l´unica soluzione ai problemi energetici europei e italiani - dice Rocco Palese - ma nessuno pensa di far piovere dal cielo le centrali. Sulla loro localizzazione delle sarà ovvio parlarne con gli enti locali». Immediata la replica di Losappio: «Prendiamo atto - dice l´assessore pugliese - che Palese è favorevole alle centrali nucleari. Ci indichi almeno dove localizzarla».
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