lunedì 19 maggio 2008

Cina, danneggiati gli impianti nucleari

Cina, danneggiati gli impianti nucleari

La Repubblica del 19 maggio 2008, pag. 12

di f.ramp.

«Emergenza ambientale nei siti nucleari»: con questo annuncio la Cina rivela che il terremoto del Sichuan ha provocato l’allarme rosso in diversi impianti atomici, soprattutto militari, che si trovano a poca distanza dall’epicentro del sisma. Il Centro perla sicurezza nucleare e le radiazioni, un’agenzia governativa di Pechino, ha messo in stato di allerta il suo staff e tutto il personale dei siti atomici. Fino a ieri non c’erano dettagli sulla situazione che le ispezioni hanno rilevato nei reattori a rischio. Le fonti ufficiali assicurano non sono state individuate per il momento fughe di radioattività o altri pericoli imminenti, ma secondo gli esperti occidentali è probabile che vi siano stati dei danni.



«Compito prioritario - annuncia un comunicato del ministero dell’Ambiente di Pechino - è prevenire disastri collaterali e garantire la sicurezza dell’ambiente nelle zone colpite».



Il Sichuan è una regione ad alta densità di impianti nucleari militari, per ragioni storiche e strategiche. Memore della guerra contro gli americani in Corea, e in pieno "scisma comunista" con l’Unione sovietica, quando Mao Zedong negli anni Cinquanta lanciò il programma dell’atomica cinese (sperimentata con successo nel 1964) volle situarlo in zone inaccessibili, facili da difendere, lontane sia dal confine russo che dalle basi americane in Asia. Il Sichuan, che si trova nella Cina centro-occidentale ed è circondato da montagne, fu una delle aree privilegiate. Per questo la regione ospita almeno cinque siti importanti: un reattore per la ricerca, due impianti di produzione di combustibile nucleare, e due centri di produzione di armi atomiche. Tutti si trovano in un raggio che dista fra i 60 e i 120 chilometri dall’epicentro del terremoto. Mianyang, città industriale di 700.000 abitanti, ospita il quartier generale dell’Esercito Popolare di Liberazione dove si progettano le armi nucleari, ed è all’interno dell’area più colpita dal sisma di lunedì scorso. Il suo ruolo per le forze armate cinesi è stato paragonato a quello della base di Los Alamos nel New Mexico, la culla della bomba atomica americana.



Sempre nell’area dove il sisma ha colpito con più violenza c’è Guangyuan dove ha sede l’Impianto 821, un reattore per la produzione di plutonio usato nelle testate nucleari. Hans Kristensen, esperto nucleare della Federation of American Scientists, ha definito l’Impianto 821 «il cuore delle produzione cinese di materiale fissile» e ha detto che un danno avrebbe «effetti dirompenti».Almeno uno dei siti atomici si trova lungo un fiume. Il primo rischio in questi casi è la fuga di radioattività nelle acque, che seguendo il corso del fiume può invadere la rete idrica, l’irrigazione agricola, e contaminare i centri abitati. Altri tipi di incidenti possono colpire la struttura stessa dei reattori. Commentando le rivelazioni cinesi sull’allarme per le basi atomiche, il direttore del centro francese per la sicurezza nucleare Thierry Charles ha detto di sapere che si sono verificati almeno dei «danni leggeri» negli impianti più vecchi, costruiti con scarsa attenzione alle regole antisismiche.

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