sabato 11 giugno 2011

Il costo della menzogna. Italia nucleare (1945-1968)

Il costo della menzogna. Italia nucleare (1945-1968)
Edito da Einaudi, 1968
406 pagine, € 12,91
ISBN 9788806229702
di Mario Silvestri

Quarta di copertina

Il nuovo libro dell'autore di «Isonzo 1917»: una indagine che rivela gli sconcertanti retroscena della politica nucleare italiana.
Professore di impianti nucleari al Politecnico di Milano, Mario Silvestri si è conquistato una larga notorietà con Isonzo 1917, la vivida ricostruzione dell'«anno piú lungo» della Grande Guerra, nata da una 'lunga passione storica, unita a un forte impegno di demistifìcazione e di denuncia. Il lettore ritroverà le stesse doti in questo volume, aperto su avvenimenti piú che recenti, addirittura in atto: la politica nucleare italiana e i suoi sorprendenti retroscena. Una vicenda che Silvestri («protagonista di secondo piano», come si autodefìnisce) ha potuto seguire da un osservatorio privilegiato, giorno per giorno, nel suo stesso farsi, partecipando direttamente agli eventi e al clima in cui certe decisioni furono prese, cogliendo particolari che l'esame dei soli documenti lascerebbe in ombra o del tutto nascosti. Questa padronanza della materia, e la preoccupazione di una sistemazione «storica», fanno sí che il libro sia qualcosa di piu di una cronaca o di un pamphlet, come il titolo chiaramente polemico potrebbe far credere. Al tempo stesso, Silvestri conferma le qualità del suo taglio narrativo, sempre teso e avvincente, preoccupato di riuscire accessibile anche al lettore profano, e di dimostrare come l'opinione pubblica possa farsi un preciso giudizio su problemi spesso mascherati a bella posta in un impervio tecnicismo. Gli avvenimenti coinvolgono personalità politiche, scienziati, industriali, giornalisti, praticamente l'intera classe dirigente italiana, della quale Silvestri traccia un ritratto inedito, certo piú vero di quanto traspaia dall'oleografia ufficiale o dalle passioni di parte. Benché l'indagine sia centrata sull'Italia, è costante il riferimento e la verifica della nostra azione politica rispetto a quella degli altri paesi, cosí che il quadro ne risulta notevolmente ampliato. Le conclusioni di Silvestri sono amare: egli denuncia un ripetersi di errori, un'incapacità a far tesoro dell'esperienza. Ma qualunque rimedio non può prescindere dal rifiuto delle illusioni, dalla constatazione spietata dalla realtà.

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