Nucleare, a gennaio i primi due siti
R.E.F. Il Messaggero, il 24/08/10
A gennaio 2011, quando arriveranno le prime domande per la costruzione delle centrali nucleari, si conosceranno anche i siti, almeno i primi due, dove saranno realizzate. Lo ha annunciato al Meeting di Rimini il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia.
Ad ottobre arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri un «decreto per la strategia nucleare», di concerto tra i ministeri dello Sviluppo, dell'Ambiente e delle Infrastrutture. E nel testo saranno previste anche le «garanzie per le aziende», cioè gli indennizzi a tutela di chi investe dal rischio che, per un cambio di governo o «qualsiasi altro intoppo» il progetto si arresti. Misure per evitare che i danni, dopo forti investimenti, si scarichino sulle stesse imprese. Sui siti il governo vuole scelte di intesa con le Regioni: «Il percorso con i territori deve essere di condivisione e non di impostazione militaresca», garantisce Saglia. Il governo potrà comunque avvalersi dei poteri sostitutivi, «ma è un'evenienza che vorremmo scongiurare». Bisogna, ha sottolineato il sottosegretario, rispondere «all'esigenza che sul fronte energia ci sia una politica di buon senso e una strategia a lungo termine». Che si deve andare avanti lo dicono anche le aziende.
Per l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti non si può continuare a pensare che «uno sviluppo ordinato e sostenibile» sia possibile «senza ricorrere a tecnologie che in maniera infondata vengono considerate in maniera invasive, nocive». Nell'interesse generale del Paese è necessario che il progetto venga supportato «da un governo centralmente molto forte» che tracci linee guida solide a lungo termine. Anche per il presidente del consiglio di gestione di A2A Giuliano Zuccoli «non è più tempo per guerre ideologiche», il Paese non può rinunciare anche al nucleare in un mix di fonti. «Ai cittadini vanno spiegate le cose come stanno, così potranno farsi una loro idea consapevole». E la scelta dei siti, aggiunge Zuccoli, «sarà il momento nodale, il punto critico, un passaggio importante». Che deve fare il governo, non le amministrazioni locali. Intanto il numero uno di Enel, a margine del Meeting, ha anche parlato della previsto collocamento sul mercato di una quota della società del gruppo per le energie rinnovabili, Enel Green Power, destinata alla quotazione in Borsa e ad un eventuale private placement.
«Andiamo avanti con l'obiettivo di chiudere la cosa entro ottobre -ha indicato Conti - vogliamo raccogliere almeno 3 miliardi, questo è l'obiettivo, non abbiamo mai detto quale è la percentuale da cedere. Sono indiscrezioni», ha concluso l'a.d. di Enel, in merito alla quota di Green Power che verrà dismessa, come anche quelle sul riparto tra investitori istituzionali e mercato retail.
R.E.F. Il Messaggero, il 24/08/10
A gennaio 2011, quando arriveranno le prime domande per la costruzione delle centrali nucleari, si conosceranno anche i siti, almeno i primi due, dove saranno realizzate. Lo ha annunciato al Meeting di Rimini il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia.
Ad ottobre arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri un «decreto per la strategia nucleare», di concerto tra i ministeri dello Sviluppo, dell'Ambiente e delle Infrastrutture. E nel testo saranno previste anche le «garanzie per le aziende», cioè gli indennizzi a tutela di chi investe dal rischio che, per un cambio di governo o «qualsiasi altro intoppo» il progetto si arresti. Misure per evitare che i danni, dopo forti investimenti, si scarichino sulle stesse imprese. Sui siti il governo vuole scelte di intesa con le Regioni: «Il percorso con i territori deve essere di condivisione e non di impostazione militaresca», garantisce Saglia. Il governo potrà comunque avvalersi dei poteri sostitutivi, «ma è un'evenienza che vorremmo scongiurare». Bisogna, ha sottolineato il sottosegretario, rispondere «all'esigenza che sul fronte energia ci sia una politica di buon senso e una strategia a lungo termine». Che si deve andare avanti lo dicono anche le aziende.
Per l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti non si può continuare a pensare che «uno sviluppo ordinato e sostenibile» sia possibile «senza ricorrere a tecnologie che in maniera infondata vengono considerate in maniera invasive, nocive». Nell'interesse generale del Paese è necessario che il progetto venga supportato «da un governo centralmente molto forte» che tracci linee guida solide a lungo termine. Anche per il presidente del consiglio di gestione di A2A Giuliano Zuccoli «non è più tempo per guerre ideologiche», il Paese non può rinunciare anche al nucleare in un mix di fonti. «Ai cittadini vanno spiegate le cose come stanno, così potranno farsi una loro idea consapevole». E la scelta dei siti, aggiunge Zuccoli, «sarà il momento nodale, il punto critico, un passaggio importante». Che deve fare il governo, non le amministrazioni locali. Intanto il numero uno di Enel, a margine del Meeting, ha anche parlato della previsto collocamento sul mercato di una quota della società del gruppo per le energie rinnovabili, Enel Green Power, destinata alla quotazione in Borsa e ad un eventuale private placement.
«Andiamo avanti con l'obiettivo di chiudere la cosa entro ottobre -ha indicato Conti - vogliamo raccogliere almeno 3 miliardi, questo è l'obiettivo, non abbiamo mai detto quale è la percentuale da cedere. Sono indiscrezioni», ha concluso l'a.d. di Enel, in merito alla quota di Green Power che verrà dismessa, come anche quelle sul riparto tra investitori istituzionali e mercato retail.
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