da radicali.it
Siti nucleari, Bonino: Operazione opaca e unilaterale
10 febbraio 2010
Dichiarazione di Emma Bonino
A seguito dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulla realizzazione e l'esercizio delle centrali nucleari, Emma Bonino, candidata del centrosinistra alla guida della Regione Lazio, ha dichiarato che "stiamo assistendo ad un’operazione opaca e centralista, che non tiene in alcun conto della volontà dei cittadini e degli equilibri tra le diverse componenti dello Stato. Per cultura e prassi politica radicale non sono affetta da sindrome Nimby o da psicosi catastrofiste ma è l'imposizione di una scelta unilaterale che va messa seriamente in discussione, in particolare poi se presa in assenza di una strategia energetica complessiva. Le Regioni hanno già espresso nella grande maggioranza una netta contrarietà al progetto nucleare del Governo e quelle che, per motivi politici, non si sono dichiarate apertamente contrarie si affrettano a dire che in ogni caso sul loro territorio le centrali non le vogliono. Come pure, noto, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Veneto.
Con questa decisione di oggi", ha proseguito Emma Bonino, "il Governo da una parte si guarda bene dal dare prima delle elezioni indicazioni sui siti scelti per le centrali e, dall’altra, si finge di coinvolgere le Regioni, salvo poi introdurre un meccanismo inaccettabile come quello del decreto del Presidente del Consiglio a sostituire l’intesa con le Regioni. Vale a dire: se vi sta bene, facciamo insieme; se non vi sta bene, facciamo lo stesso. Noi andremo avanti, con coerenze e determinazione, su una strada alternativa: quella delle energie rinnovabili, più sostenibili e meno care, e dell'efficienza energetica.
Siti nucleari, Bonino: Operazione opaca e unilaterale
10 febbraio 2010
Dichiarazione di Emma Bonino
A seguito dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sulla realizzazione e l'esercizio delle centrali nucleari, Emma Bonino, candidata del centrosinistra alla guida della Regione Lazio, ha dichiarato che "stiamo assistendo ad un’operazione opaca e centralista, che non tiene in alcun conto della volontà dei cittadini e degli equilibri tra le diverse componenti dello Stato. Per cultura e prassi politica radicale non sono affetta da sindrome Nimby o da psicosi catastrofiste ma è l'imposizione di una scelta unilaterale che va messa seriamente in discussione, in particolare poi se presa in assenza di una strategia energetica complessiva. Le Regioni hanno già espresso nella grande maggioranza una netta contrarietà al progetto nucleare del Governo e quelle che, per motivi politici, non si sono dichiarate apertamente contrarie si affrettano a dire che in ogni caso sul loro territorio le centrali non le vogliono. Come pure, noto, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Veneto.
Con questa decisione di oggi", ha proseguito Emma Bonino, "il Governo da una parte si guarda bene dal dare prima delle elezioni indicazioni sui siti scelti per le centrali e, dall’altra, si finge di coinvolgere le Regioni, salvo poi introdurre un meccanismo inaccettabile come quello del decreto del Presidente del Consiglio a sostituire l’intesa con le Regioni. Vale a dire: se vi sta bene, facciamo insieme; se non vi sta bene, facciamo lo stesso. Noi andremo avanti, con coerenze e determinazione, su una strada alternativa: quella delle energie rinnovabili, più sostenibili e meno care, e dell'efficienza energetica.
Nessun commento:
Posta un commento